martedì 19 gennaio 2010

Risolvere questioni e su queste costruire una strategia organizzativa

Da un'idea, si è passati alla pratica. L'idea, organizzare un incontro nel quale si valutino i metodi per risolvere i problemi. Idea concretizzata. La faccenda che più mi faceva pensare non era trasferire nozioni, il dubbio era che tutto cadesse nel gran calderone delle parole e dei grandi sistemi, nei voli spaziali del manager frustrato. Mi sono sbagliato e sono, per questo, soddisfatto. Un gruppo di 9 persone hanno collaborato e messo in moto un meccanismo al di fuori del comun pensare, gli stereotipi sono stati massacrati. Hanno sviluppato una strategia organizzativa che anticipa il futuro delle organizzazioni. Quel qualcosa che tutti sperano possa succedere in un futuro ma, per motivi vari ma riconosciuti, non agiscono per ottenere il risultato.

Quì anticipo solo la fotografia di gruppo.
Individui all'apparenza normali, e lo sono, ma quando li chiami all'urlo di "Richmond" scattano e vincono!
l dettagli del progetto, già in fase di implementazione, gli esporrò a termine dei lavori.

venerdì 8 gennaio 2010

Inizia un nuovo anno

Inizia un nuovo anno, molti i propositi, le speranze e le attese.
Ogni anno si ripete lo stesso copione, a volte esce un bel film, tutto realizzato, altre volte, fiasco completo.
Morale altalenante, un periodo a tutto gas, momenti di sconforto, sprazzi d’invincibilità e via, così il tempo passa.
I propositi che ci poniamo sono obiettivi. Teniamo a questi obiettivi perché pensiamo che, una volta raggiunti, staremo bene.
L’idea di realizzare qualcosa spinge l’uomo ad usarsi sino in fondo, la forza che genera trita tutti gli ostacoli che incontra. Molte volte l’ostacolo siamo noi stessi ma, per evitare di ammettere questa deficienza, diciamo: sì però, ma … se avessi … se potessi …. sarebbe utile …
Attenzione a questo racconto:
Un giovane stava camminando a fianco del maestro. Il giovane, cogliendo l’occasione per recuperare qualche consiglio, si rivolge al maestro così: “E’ iniziata una nuova stagione e voglio portare a termine alcuni progetti. Ho pensato che il percorso sarà difficile. Sarei avvantaggiato se avessi una compagna che mi appoggiasse, se avessi più tempo sa, non vorrei perdere gli amici o le feste che organizziamo, se trovassi una persona che mi affiancasse nel progetto tutto sarebbe più semplice.” Il giovane continuò a parlare per un bel pezzo di strada. Il maestro ascoltava non annuiva ne dissentiva. Il giovane, esauriti gli argomenti, chiese al maestro un consiglio. Il maestro, chinandosi, raccolse un bastone e lo prese a bastonate.