giovedì 17 febbraio 2011

Così, scrivo a caldo, dopo aver ricevuto la notizia di un avvenimento accaduto ad un giovane che stimo

Nella email che leggo è riportata la questione che il giovane sta affrontando. Si tratta di un accordo per rilevare quote di un'azienda, l'azienda per la quale sta lavorando; passo difficile e delicato.
La decisione è importante, cambia parte della vita, il rischio è evidente, ma si può affrontare.
E' un giovane pratico, senza fronzoli nella testa, crede nelle sue capacità tecniche, crede in se stesso e nei “suoi” uomini. La trattativa è nella fase di preparazione quindi, non si sa ancora se la proposta verrà accettata. Che vada a buon fine è il mio augurio, ma, se dovesse, per varie ragioni naufragare, rimane, a mio parere, una grande conquista. La conquista di una scelta, la conquista di un atteggiamento mentale proteso alla ricerca di ciò che attrae, la conquista di assunzione del rischio. Non è poco! Da un desiderio, al fatto! Non è poco! In questi giorni, mentre si prepara il piano di proposta, al giovane, muore il nonno. Un nonno che ha lasciato un'impronta nel giovane, un nonno d'esempio. Il giovane sicuramente ha accusato il colpo, ma è successo qualcosa di più importante.
Il giovane, descrivendo il nonno, ha raccontato chi era e cosa aveva fatto. Posso assicurare che quel nonno aveva le “palle”. Quel nonno adesso non c'è più, ma resta il valore che ha trasmesso al nipote. Riporto la parte finale della email che ho ricevuto, leggetela e tirate le vostre conclusioni. Il potere dell'esempio!!

...credo che ciò (la morte del nonno) mi abbia ulteriormente convinto a fare questo passo; come posso accontentarmi io se avevo un nonno simile, che andava oltre i preconcetti e ai falsi limiti, oltretutto a 90 anni?!