mercoledì 24 luglio 2019

Con il tempo che passa....


Con il tempo che passa si cambiano gli approcci alle questioni.
All'inizio della mia attività, curavo l'aspetto della qualità della prestazione con il profitto. Erano bilanciati.
Oggi, a distanza di alcuni anni, mi accorgo che la qualità della prestazione ha un peso maggiore. Ricerca della perfezione.
Mi sono reso conto, di questo cambio di approccio, da una conversazione fatta con un potenziale cliente.
Il tutto si è svolto così.
Cliente potenziale: “Salve Pez voglio organizzare un piano formativo che attraversi le competenze di tutta la mia azienda, può farmi un'offerta? Abbiamo da poco allestito una sala formazione ben attrezzata per le lezioni”.
Pez: “Significa che io e i suoi collaboratori passeremo tanto tempo chiusi a raccontare cose. Con la tecnologia faremo anche uso di filmati, presentazioni animate, giochi di ruolo, verifiche sullo stato di apprendimento e per finire una bella dispensa del corso”
Cliente: “Perfetto!”
Pez: “Grazie di aver pensato a me ma devo deluderla, non sono più capace di lavorare al chiuso, soffro, anzi, soffriamo. Se vuole qualità di apprendimento che si tramuti in qualità d'azione per i risultati operativi, devo incontrare i suoi ragazzi in natura, mare o montagna o cielo. Solo in questi ambienti riusciamo a vivere ciò che si racconta al un corso. Sperimentare dal vivo, vivere l'esperienza. Posso, però, indirizzarla ad altri professionisti competenti.”
Cliente: “So che Lei vuole portare i miei collaboratori presso il suo centro di formazione ma spostare per due giorni un gruppo di persone è problematico” Pez: “Capisco!” Non mi sono addentrato in una discussione di convincimento non mi interessava ed era tardi, dovevo partire per il centro di formazione, nel pomeriggio arrivava un gruppo di persone provenienti da 4 regioni partecipanti ad un corso di 3 giorni.
E' da questo incontro che ho capito il cambio di approccio.
Il cliente è un buon pagatore e per soddisfare il bisogno sicuramente ha intenzione di spendere qualche soldino. Sono sempre interessato al fatturato/guadagno ma la mia testa è rivolta ad altro. Lavorare sulle caratteristiche immateriali, motori potentissimi che mettono in moto le conoscenze. Per fare questo ho bisogno, abbiamo bisogno, della natura non della cadrega (sedia) :))