venerdì 31 ottobre 2008

Iter-Formo

un flash del centro

Allenarsi alla leadership

"Offri un motivo per diffondere motivazione"

giovedì 30 ottobre 2008

Prepararsi

"Non si semina se prima non si prepara il terreno"

mercoledì 29 ottobre 2008

La foglia

"Come la foglia di un ramo si muove per seguire il sole, così si muove l’uomo per soddisfare i suoi bisogni"

martedì 28 ottobre 2008

Perchè insegni qua?

Questa, è una delle domande che mi rivolgono le persone che arrivano in Iter-Formo per approfondire materie di studio legate alla persona e alla gestione delle “faccende” aziendali.
E’ una domanda semplice ma impegnativa. Impegnativa perché rischi, quando argomenti la risposta, di fare sermoni filosofici. Vediamo di rispondere senza volare alti.
Per chi non mi conosce, è giusto precisare cosa insegno o meglio, cosa intendo trasmettere.
Illustro materie legate all’organizzazione, cosa è più opportuno fare per rendere un’organizzazione ben oliata. Quest’attività la svolgo da qualche anno e, proprio con il passar del tempo, mi sono accorto che il semplice sapere cosa bisogna fare non genera valore. Così mi sono dedicato e continuo, a fornire indicazioni sul chi, (chi) l’uomo che deve applicare ciò che conosce. L’uomo, con le proprie caratteristiche, diventa un traduttore di ciò che ha appreso. Conosce e sa gestirsi per rendere pratico il proprio sapere. Se prendiamo due persone con uguali conoscenze e stesse opportunità offerte, noterete nel corso del tempo che i risultati sono diversi nonostante la base di partenza sia stata la medesima. La differenza la fa l’uomo. L’uomo che si sa “adoperare” con mente e corpo. Quindi, non è solo importante conoscere ma cosa fare di ciò che si conosce. Ci sei con la tasta per fare una determinata cosa? Sai “giocarti”? Bene! 9 volte su dieci raggiungerai i tuoi obiettivi.
Considerato che non voglio sfibrare il cervello a chi sta leggendo questa tesi, ritorno alla domanda: Perché insegni qui?
Perché qui, con le persone, si riscopre il potenziale che si ha a disposizione. Lontani dal frastuono, nel silenzio, immersi nella natura, le persone pensano, elaborano. Ma qui Pezzin non c’è proprio niente? Risposta: Ci sei tu!
Ricordo l’espressione di un mio allievo che, al momento del congedo, ha espresso una frase dal contenuto sottile: Stando qui ho capito che per ottenere ciò che voglio devo modificare il mio stile di vita!
Espressione cruda ma vera.
Nel silenzio, si scopre perché il nostro modo di agire è, in alcuni casi, l’ostacolo a ciò che desideriamo ottenere.
Ma queste frasi sono teoria per quelli abituati a pensare che il problema è al di fuori di se stessi.
Per loro, il mancato successo è legato alle circostanze, agli avvenimenti esterni, agli altri. Sperano che le condizioni si rendano favorevoli per sopperire, in ultima analisi, a quello che non si è, registi della propria vita.
Insegnando qua, imparo anch’io. Si rafforza in me la convinzione che l’uomo è nato per esprimersi.
L’uomo cerca il modo migliore per dare vita alle proprie idee.
Insegno qua perché, con i miei allievi approfondiamo gli argomenti, ci divertiamo, maturiamo atteggiamenti, ci ricarichiamo per un rientro motivato.
Qualcuno mi pone l’accento: Ma insegni anche nelle città, in alberghi di lusso, in centri di formazione!
Risposta: Trasferisco nozioni, non faccio forma/azione.
Con l’impostazione che ho dato alla mia professione non mi devo accontentare di raccontare cose ed emettere fattura per ciò che ho detto. Il mio impegno è di dare forma al potenziale di chi incontro. Lavoro duro e pieno di sconfitte. Ma quello che faccio è la mia vita.
Posso garantire che le fatture sono regolarmente emesse e pagate se no, com’è possibile fare formazione qua?