venerdì 30 gennaio 2009

Chi conosce Iter Formo Master, si esprime così!

venerdì 30 gennaio 2009

..la formazione "trasversale"
Spesso si parla di questo argomento e altrettanto spesso dimostriamo un certo scetticismo nei confronti della materia. Ma in fondo cosa sono le cosiddette "competenze trasversali"?
Per spiegarlo utilizzerò un esempio un po' forzato, ma credo di semplice lettura. Ammettiamo che per una vita intera mi alleno e studio per diventare un campione di calcio. Dopo anni di impegno e sacrifici, tecnicamente sono diventato praticamente perfetto tanto da non avere nemmeno un rivale diretto. La più importante squadra al mondo mi acquista per una cifra folle e mi consegna subito una maglia da titolare.Passano le settimane ma i miei risultati sono pessimi. Il mio impegno è sempre al massimo, ma i goal non arrivano. Ci penso e ci ripenso ma gli sforzi sono vani.Inizio a cadere in depressione. Cosa è successo?E' successo che per una vita mi sono dedicato ad apprendere la tecnica e ad allenare il mio corpo, tralasciando costantemente la parte più importante, LA MIA MENTE.E' successo che ad oggi ho un enorme bagaglio tecnico, quindi un enorme potenziale, ma non avendo imparato a mettere in relazione questo bagaglio con gli altri, il mio potenziale è ridotto quasi a zero. In parole povere ho sempre studiato e approfondito il COSA senza mai prendere in considerazione il COME. Ora proviamo a fare un'ulteriore riflessione. La maggior parte delle storie dei veri uomini di successo è caratterizzata da un inizio particolarmente difficile, infatti quasi nessuno di questi è nato con la camicia. Oltre questo, una buona percentuale di questi uomini ha iniziato la scalata verso il successo senza avere grosse competenze tecniche. Come hanno fatto?Si sono concentrati fin dall'inizio sul COME; sul COME sopperire alle proprie mancanze, su COME rapportarsi con gli altri, su COME raggiungere obiettivi quasi utopici senza avere fondi, e così potrei scrivere pagine intere, ma la cosa più importante cha hanno imparato, è che l'unica cosa che possiamo controllare siamo noi stessi e loro hanno imparato a farlo. Queste sono le cosiddette "competenze trasversali" Queste competenze sono tanto decantate e ricercate perchè non fanno parte degli obiettivi dei più comuni programmi scolastici, ed onestamente ancora non riesco a capire il perchè. E' la mancanza di queste competenze che spesso crea un trauma ai neolaureati o neodiplomati nel momento in cui si scontrano col mondo del lavoro. Ma il rischio è in agguato anche per chi è ormai da tempo inserito nel sistema lavoro, infatti spesso è proprio la mancanza di costante allenamento in questa sfera la causa principale di depressione e insoddisfazione. La mancanza di un sano allenamento mentale provoca inevitabilmente un aumento dei nostri limiti, facendoci diventare i principali nemici di noi stessi e dei nostri desideri. Per approfondire l'argomento esistono kilometri infiniti di parole già scritte, ma non basta leggere, inizialmente bisogna imporsi una disciplina di allenamento molto rigida e severa, di tipo militare direi...ed è proprio per questo motivo che molti si fermano ancor prima di aver iniziato, denigrando poi la materia. E' per questa ragione che, specialmente negli ultimi anni, sono nate diverse realtà formative private.Tra queste, una si distingue in modo particolare fin dalla sua ideazione. Si chiama Iter-Formo e più che un centro di formazione è una vera e propria "palestra per la mente", vuoi per il posto impervio in cui si trova, l'alta Valsesia in zona Walser, vuoi per la filosofia con cui è stato creato. In questi giorni si stanno svolgendo le selezioni per il Master Iter-Formo, un master universitario "trasversale", un full immersion in se stessi per ben 2 mesi! Come essere in caserma! La cosa incredibile è che, grazie all'enturage di aziende che sostengono il progetto, molti fortunati partecipanti avranno modo di seguire questo importante percorso formativo in modo assolutamente gratuito! Io un pensierino ce lo farei ;-)
http://overdreamblog.blogspot.com

Max di Over-Dream

giovedì 29 gennaio 2009

Un proverbio cinese

Se fai progetti per un anno semina riso,
se fai progetti per dieci anni pianta alberi,
se fai progetti per tutta la vita educa un bambino.

martedì 27 gennaio 2009

Pochi minuti per pensare.

Ognuno ha, nella propria mente, un qualcosa che vorrebbe realizzare.

lunedì 26 gennaio 2009

L'azienda è in crisi

Quando si annuncia che l'azienda è in crisi il cervello trema.
"Se c'è crisi il mio posto di lavoro vacilla; se la crisi è generale non posso cambiare azienda; tutto quello che ho acquisito in questi anni può traballare; se rimango in mezzo alla strada, il mio tenore di vita può cambiare ecc ecc....
Pensare a questo è lecito.
Concentrarsi su se stessi, le proprie paure, non fa pensare agli antidoti anticrisi. Ci si paralizza. Si pensa in "piccolo".
Si pensa per sé e ci si dimentica che operiamo in una squadra. Partita, persa!
Pensare a ciò che ci può capitare, non ci rende lucidi guerrieri protesi alla vittoria.
Non riusciamo ad organizzare un pensiero vivace e non ci mettiamo sul campo di battaglia.
Aspettiamo sperando le decisioni degli altri o attendiamo che i fatti volgano al meglio. Noi, fermi, in attesa, da spettatori.
Siamo concentrati sulle nostre paure personali.
Idee e azioni = a zero.
Altra cosa: Abbiamo pensato alla crisi quando tutto sembrava andare liscio?
C'è crisi? Si!

mercoledì 21 gennaio 2009

Sono poche le situazioni che...

Sono poche le situazioni che mi imbarazzano o che mi emozionano, probabilmente è l'attività che svolgo che mi ha reso un ruvido. Tra queste, una mi emoziona in modo particolare. Vado al sodo. In questo periodo, sto lavorando assieme a Barbara, mia socia, al progetto Master Iter-Formo. E' un progetto nel quale abbiamo investito tempo e danaro. Con l'andar del tempo, questo progetto è diventata la nostra missione. I motivi si possono riassumere in alcuni punti: siamo sicuri della qualità del servizio, più persone hanno valutato positivamente l'iniziativa, crediamo che questa modalità operativa sia un buon trampolino di lancio per le nuove generazioni, consideriamo questo master la chiave di volta di una vera formazione. Ogni tanto infatti, per addolcire la strada in salita che dobbiamo affrontare, ci diciamo: Quella è la strada, forza!
Il progetto è decisamente innovativo e, come al solito, si paga lo scotto del "nuovo da far comprendere". Alcune volte ci chiediamo perché; forse, fare il nostro lavoro in modo tradizionale sarebbe meglio, ma poco dopo siamo già all'opera. Che cosa mi incoraggia e mi emoziona di tutto questo? Quando spuntano persone che sposano l'idea. Non voglio fare nomi o riferimenti, anche se sono evidenti, ma quando spunta una persona che ti aiuta, ti incoraggia e che ha compreso cosa vuoi fare, beh, la situazione non mi lascia insensibile. Nella battaglia non ti senti più solo. Ti accorgi che altri si addentrano nella causa e lottano con te. Posso garantire che è una gran bella emozione! Grazie.

martedì 20 gennaio 2009

Date notizia ai giovani

Sono disponibili borse di studio a totale copertura costo Master Iter-Formo, predisposte dalle aziende partner al progetto. I candidati possono inviare il proprio curriculum come esplicitato nella brochure del Master. La brochure è scaricabile dal sito www.rpopus.it Master Iter-Formo. I curriculum devono pervenire entro 31/01/09.

domenica 18 gennaio 2009

Merita di essere letto

Merita di essere letto l'articolo scritto da Fiorenzo Senatore. Il motivo? Solo uno! Ha espresso idee che vanno oltre alla normale presentazione di un piano didattico. Personalmente ho già ringraziato.
Creatività, un'energia tutta da scoprire
In genere si sostiene che la formazione dei manager e degli imprenditori dovrebbe essere prerogativa di aule e atenei universitari, di ore passate sui libri a fare ricerche e a stendere relazioni. Ritengo che attalmente questo sia tanto importante quanto l’esperienza e la capacità di agire e prendere decisioni; quella pratica e capacità alla base della fortuna di tanti manager e industriali che di aule hanno visto poco e niente. Oggi la formazione di manager e imprenditori di successo è tornata sulla strada delle esperienze e delle scelte che pragmaticamente concretizzano le teorie e le conoscenze acquisite o sviluppate all’università delle idee.
Sì, perché sempre più spesso il dottorato non è sinonimo di successo nel business, così come gli obiettivi non si raggiungono solo con le teorie. Anzi, troppe volte capita di trovare ottimi teorici che stilano la lista di programmi e progetti ma poi si lasciano imbrigliare dalle incertezze e dalle emozioni che frenano crescita e creatività.
Ora però, la conoscenza e l’esperienza possono essere arrichite e alimentate in molti modi e con molta libertà. Ho qualcosa di utile da segnalare, e anche un po' speciale, con l'orgoglio di poter affermare che si trova a ridosso della Valle Olona. Qualcosa di unico nel suo genere e originale per quanto riguarda metodologie e applicazioni. Sto parlando di Roberto Pezzin, formatore e ricercatore empirico da più di 25 anni, nonchè autore di libri e titolare del marchio registrato e metodo SQR SMI.
Insieme al proprio staff RP Opus di Busto Ariszio ha aperto un centro di battaglia formazione manageriale (Iter-Formo) tra le montagne del Vercellese, precisamente a Villa Inferiore-Rimella, dove lui e il suo qualificato e selezionato staff hanno programmato per la prossima primavera (marzo-aprile) un periodo di formazione sette giorni su sette della durata di due mesi senza interruzioni.
Due mesi di full-immersion tra le montagne per prepararsi fisicamente e teoricamente al meglio, dove l’apprendimento risulta naturale e lo studente è attivamente coinvolto nelle attività del centro di formazione. Lo studente è portato a sviluppare la persona e il carattere interiore. Insomma, un Centro che aiuta i giovani a crearsi un progetto e sfruttare al meglio le proprie possibilità.
Il programma prevede tutte attività da vivere unicamente e intensamente, rivolte a uomini che desiderano dare il meglio di sé nel business e dell’imprenditoria. A chi sceglie di frequentare il programma Master Iter-Formo è offerta la possibilità di acquisire il come fare per applicare le conoscenze, la chiave necessaria per aprire la porta della stanza di chi realizza ciò che conosce.
Un vero e proprio piano di studio e sviluppo, ma dove c’è spazio anche per gli impegni sociali, per la disiplina e naturalmente per lo studio di tematiche di marketing, gestione, sviluppo, qualità, informatica, amministrazione, aspetti giuridici e sicurezza. Una vera e propria caserma per mettere a punto perfette macchine da guerra del business e dell’industria.
Il master è destinato a neo laureati e neo diplomati a giovani e meno giovani imprenditori, che hanno o che vogliono intraprendere la strada del managment aziendale e dell’imprenditoria. Ciò che mi piace di questi duelli di affari, vendite e contratti è che non fanno male a nessuno; anzi, aiutano a crescere e alimentano idee, cosa rara in questi tempi di paure e conflitti reali. Ammirare e promuovere la formazione a mio parere serve a far crescere le aziende e i nostri imprenditori che restano sempre la risorsa creativa più importante di una società.
Quindi, al Sig.Pezzin, al suo staff e agli studenti, il mio personale in bocca al lupoe buon lavoro. Anche la Valle Olona ha bisogno di voi. Fiorenzo Senatore
A R T I C O L O T R A T T O D A B L O G O L O N A
H T T P : / / W W W . V A L L E O L O N A . C O M / C O N T A T T I / B L O G / I N D E X . H T MV E N E R D Ì 1 6 G E N N A I O 2 0 0 9

giovedì 15 gennaio 2009

Bel fine pomeriggio!

Aperitivo, shopping, sauna con massaggio, vincita inaspettata, no, niente di tutto questo. Nel fine pomeriggio del giorno 15, ho presentato il programma formativo del master Iter-Formo.
Tutto qui? Si!
Per me è stato interessante ed emozionante descrivere cosa fa un giovane nel master Iter-Formo.
Più raccontavo più mi rendevo conto che avevo tralasciato qualcosa. Le persone, tra queste anche alcuni docenti del master, ascoltavano e pensavano. E' stata questa attenzione che mi ha entusiasmato. Carica morale utile e tonica quando presenti un progetto innovativo. Chi era li, ha compreso e condiviso. Abbiamo lavorato tanto sul progetto, abbiamo speso tempo, risorse e ci siamo fulminati anche un pò il cervello. L'appoggio dei partecipanti ci ha fatto vedere un pò di luce e ci siamo sentiti meno soli. Meno soli nel combattere una guerra ai pregiudizi, alle abitudini e agli stereotipi che nella formazione, purtroppo, ci sono ancora. Per questo motivo, vogliamo ringraziare i partecipanti per averci dato una boccata di ossigeno. SI! Master Iter-Formo!

martedì 13 gennaio 2009

Il lavoro non è tutto ma...

Il lavoro è cosa buona per chi lo pratica e cosa cattiva per chi lo subisce.
Quanto tempo della tua vita la dedichi al lavoro?
Che cosa desideri, vita buona o vita cattiva?
Adesso pensa se pratichi o subisci il tuo lavoro.

domenica 11 gennaio 2009

"Sembrano, ma non contano!"

Questa affermazione mi è stata riportata da un giovane che sta iniziando l'attività lavorativa nelle vendite. Il suo lavoro consiste nel relazionarsi con responsabili di aziende per presentare e promuovere prodotti che ha a catalogo.

Il nostro giovane, non ancora inquinato dalle abitudini e dagli stereotipi, racconta così: "Quando studiavo, pensavo che il termine "responsabile" fosse affidato a persone capaci e con potere decisionale. Li vedevo nelle aziende durante lo stage, e li vedevo in università quando venivano invitati per parlare del loro lavoro. Il modo di fare era sicuro e dal loro linguaggio trapelava il peso che avevano nelle organizzazioni. Mi ero fatto un'idea e pensavo se anche io, con il tempo, sarei diventato un personaggio così. La percezione che avevo era quella di essere di fronte a persone che cavalcavano l'azienda. Oggi, dopo vari incontri, mi sono reso conto che molti, invece di cavalcare l'azienda, sono li come scudieri. Perché fanno così? Perché si danno tono ma quando è il momento di decidere sul serio si defilano? Ascoltandoli, sembrano tutti manager importanti ma dietro, hanno sempre qualcuno al quale devono chiedere. Perché non dicono apertamente che hanno dei limiti senza menarsela con altre scuse?"

Ho dato questa risposta:

L'uomo tende a vendere il suo essere immaginario. Si mostra per vendersi. L'individuo vuole che gli altri lo vedano come lui vorrebbe farsi considerare. Oppure hanno una falsa percezione di se stessi, pensano di essere in un modo, ma in realtà non sono. Linguaggio e comportamento sono un po' mascherati. Normalmente "parlano dei fatti più che farli". Devi abituarti ad avere a che fare con persone di questo tipo, gli adulti, a volte, sono un po' bugiardi. Molte saranno le domande che ti farai sulla persona, il tuo lavoro facilita questa ispezione. Un'altra domanda potrebbe essere "Cosa è la coerenza?" La coerenza è un termine strano, usato ma...Stai lontano oppure impara a gestire questi elementi, fanno perdere tempo. Non devi giudicarli male, li devi capire, non sono cattivi, hanno solo un po' di problemi con se stessi."

Mi permetto una raccomandazione dedicata a tutti, me compreso : "Siamo come mamma ci ha fatto, si fa meno fatica e si trasmette solo positività. Lavoriamo dentro di noi non solo fuori. Indossare una maschera è semplice come è semplice essere smascherarti da un giovane che inizia la propria carriera. Se ci muoviamo per esser considerati come a noi piacerebbe, probabilmente, in cuor nostro, sappiamo di non essere un prodotto di qualità".

venerdì 9 gennaio 2009

Come posso richiedere un aumento di stipendio?

Come posso richiedere un aumento di stipendio? E' una domanda che ogni tanto mi rivolgono. Non so se ci possa essere una tecnica particolare. In sintesi, la mia risposta è questa.Chiedere senza dare un sostegno e una motivazione alla richiesta è una faccenda facile, destinata a persone che del proprio lavoro e delle proprie capacità personali, hanno poco da raccontare. Chiedere è comunque buona cosa, se ... Atteggiamento: quando si comunica qualcosa, il modo di comunicare e il tipo di comportamento da adottare sono molto importanti. Calma, presentarsi rilassati. Sei rilassato, quindi calmo, se hai un piano che hai preparato preventivamente. Attenzione: a volte usiamo linguaggio e atteggiamenti clonati, stessi modi di dire e fare. La cosa peggiore è che diamo vanto al nostro modo di fare pensando sia unico, senza accorgerci però, che come noi ce ne sono altri 123.456... Ogni incontro deve essere preparato. Cosa preparare? Dati e motivi per i quali la tua azienda dovrebbe riconoscerti qualcosa in più. Mettiti nei panni di chi deve decidere di darti l'aumento. Cosa vede in te di diverso da un altro? Che valore aggiunto hai, che fa la differenza? Chiunque può svolgere il tuo lavoro, ma le tue qualità creano valore alla mansione? Perchè dovrebbero darti più soldi? Il tuo esame di coscienza deve essere obiettivo. Sei un personaggio che anche il mese di agosto è affetto da influenze invernali??? Il venerdì e il lunedì improvvisi malori che ti bloccano a riposo? Generi con facilità attività non conformi? Raccogli i dati che ti permettono di evidenziare il valore aggiunto che hai nella tua prestazione di lavoro. Le aziende hanno occhi e orecchie in ogni parte di essa. Se riesci a far riconoscere il tuo valore con dati oggettivi beh, sei sulla buona strada.Anche il tuo interlocutore ha un peso sulla decisione. Non tutti i capi sono uguali, alcuni sanno riconoscere, altri no. Pensa ad almeno 4 motivi per i quali vuoi un aumento. Sono motivi che contribuiscono all'andamento della tua azienda? Come sei messo con gli errori? (costi aggiuntivi per il ripristino). Non so in quale area tu operi, ma il fatto di avere un collaboratore che fa risparmiare o meglio, guadagnare, è certamente un collaboratore da non perdere. Lavori bene con i tuoi colleghi e/o collaboratori? Ogni voce di richiesta che porti deve essere corredata da fatti e dati. Non discutere modello bar dove tutti dichiarano di lavorare. Le parole sono utili ma non indispensabili come dati e fatti. Buona richiesta.Una storiella: al bar tutti dicono di lavorare e farsi un mazzo tanto. Gli stessi aggiungono, a volte, "io lavoro, non come quelli che non fanno niente" Domanda: al bar hai mai sentito questa battuta? "io non faccio niente, non come quelli che lavorano" ...

giovedì 8 gennaio 2009

Quando pensi: “vorrei!” hai già perso! Quando pensi: “come posso volere?”, sei già sulla buona strada.

martedì 6 gennaio 2009

Sono aperte le opinioni, con entusiasmo s' intende.

Inizia un nuovo anno.
Se pensiamo, è solo uno schema, il calendario, un orologio del tempo. E' sicuramente utile per la pianificazione delle faccende materiali ma non per la nostra testa. L'atteggiamento mentale non deve essere guidato dal calendario, dell'orologio del tempo. L'energia della nostra mente non può essere condizionata, frenata o accelerata dal tempo, da un orologio, da un calendario. "Ci saranno tempi migliori" Il prossimo anno sarà diverso" intanto, siamo fermi, nell'attesa. E' questo attendere che il calendario scorra che ci impedisce di agire. E' il calendario che ci batte il tempo e non noi che decidiamo di gestire il calendario. Incontrando le persone e discorrendo con loro, ho notato, a volte, il rammarico del tempo passato. "Se avessi fatto..." " Se avessi sfruttato meglio quell'occasione..." "Se in quel periodo non avessi avuto..." Non si capisce se questo atteggiamento mentale sia una scusa ai propri fallimenti (il problema del mio insuccesso è colpa di altro) o si è atteso con buoni propositi ma senza agire. Proviamo a pensare che domani è un giorno nuovo, tutto da costruire, tutto da preparare per il giorno successivo. Quello che oggi accade è il risultato delle azioni che l'hanno preceduto quindi, oggi, preparo il mio nuovo giorno.
Non possiamo essere entusiasti il venerdì e depressi il lunedì. L'entusiasmo o peggio, i momenti demotivanti, non possono essere gestiti dal calendario, da una data. Il nostro atteggiamento mentale non conosce stagioni, periodi date. Il nostro atteggiamento mentale è libero, entusiasta e ci chiede, in qualsiasi momento, di andare verso..., non di attendere. Se qualcosa non gira per il verso giusto è normale. Non tutte le ciambelle escono con il buco, l'importante è fare le ciambelle. Paura di agire per sbagliare? Normale anche questo! Chi fa sbaglia, chi non fa è un errore unico! Meditare e agire con forza! Questo è l'imperativo! Ogni giorno è l'inizio di una nuova storia supportata dalle azioni del giorno prima. Forza, non siamo invincibili ma possiamo governare meglio la nostra vita! Pez

venerdì 2 gennaio 2009


Buon anno.

Un anno tutto in salita con tante tappe vittoriose!

Rimella sotto la neve

il mio 2 gennaio