martedì 6 gennaio 2009

Sono aperte le opinioni, con entusiasmo s' intende.

Inizia un nuovo anno.
Se pensiamo, è solo uno schema, il calendario, un orologio del tempo. E' sicuramente utile per la pianificazione delle faccende materiali ma non per la nostra testa. L'atteggiamento mentale non deve essere guidato dal calendario, dell'orologio del tempo. L'energia della nostra mente non può essere condizionata, frenata o accelerata dal tempo, da un orologio, da un calendario. "Ci saranno tempi migliori" Il prossimo anno sarà diverso" intanto, siamo fermi, nell'attesa. E' questo attendere che il calendario scorra che ci impedisce di agire. E' il calendario che ci batte il tempo e non noi che decidiamo di gestire il calendario. Incontrando le persone e discorrendo con loro, ho notato, a volte, il rammarico del tempo passato. "Se avessi fatto..." " Se avessi sfruttato meglio quell'occasione..." "Se in quel periodo non avessi avuto..." Non si capisce se questo atteggiamento mentale sia una scusa ai propri fallimenti (il problema del mio insuccesso è colpa di altro) o si è atteso con buoni propositi ma senza agire. Proviamo a pensare che domani è un giorno nuovo, tutto da costruire, tutto da preparare per il giorno successivo. Quello che oggi accade è il risultato delle azioni che l'hanno preceduto quindi, oggi, preparo il mio nuovo giorno.
Non possiamo essere entusiasti il venerdì e depressi il lunedì. L'entusiasmo o peggio, i momenti demotivanti, non possono essere gestiti dal calendario, da una data. Il nostro atteggiamento mentale non conosce stagioni, periodi date. Il nostro atteggiamento mentale è libero, entusiasta e ci chiede, in qualsiasi momento, di andare verso..., non di attendere. Se qualcosa non gira per il verso giusto è normale. Non tutte le ciambelle escono con il buco, l'importante è fare le ciambelle. Paura di agire per sbagliare? Normale anche questo! Chi fa sbaglia, chi non fa è un errore unico! Meditare e agire con forza! Questo è l'imperativo! Ogni giorno è l'inizio di una nuova storia supportata dalle azioni del giorno prima. Forza, non siamo invincibili ma possiamo governare meglio la nostra vita! Pez

4 commenti:

  1. Questo dove vive, viene da Marte o è a Rimella e lavora con Graziella?
    E se anche fosse, non legge neppure i giornali. Se oggi è il risultato del ---- che ci siamo fatti ieri, da dove parto per il domani?
    Certo chi di mestiere vende parole non sente "LA CRISI", ti senti quasi preso per i fondelli; ed il secondo pensiero mentre chiudi il sito "Questo non ha proprio un ----- da pensare".

    Dopo qualche ora davanti ad un caffè pensando a quanto letto, " Mah? Forse? Che abbia ragione?"
    Ma questo ci deve insegnare a risolvere i problemi o ce li deve creare?
    Il papà del Presidente

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  2. Ciao, papà del Presidente, ho parlato con una contadina e, ascoltandola mi sono chiesto: Ma questa dove vive? Mi ha parlato delle difficoltà che ha avuto l'estate trascorsa.
    "E'stato un periodo duro, il fieno, una volta taglito, rimaneva umido, dovevo giralo spesso e dopo pochi giorni lo dovevo caricare sulle spalle e portalo a casa. Arrivata, dovevo stenderlo e a giorni alterni dovevo ridistribuirlo in modo che prendesse aria."
    Alla sera ho pensato quante volte la contadina aveva ripetuto il ""dovevo. Mi sono chiesto perchè tanto sbattimento e questo "dovevo" incessante. Doveva, nonostante le difficoltà, fare, mettere in atto tutto e di più. Se non avesse fatto questo le sue bestie non avrebbero mangiato. Mi sono anche chiesto quante volte uso il termine "devo" con la stessa forza della contadina. Non ti dico cosa mi sono risposto. Riconosco che questi momenti sono duri ma "devo" con forza, ed entusiamo, affrontarli. Devo e voglio che tutto continui.
    Non insegno, non creo problemi, non voglio la ragione. Io, te, e gli altri dobbiamo essere convinti che la nostra eccelleza si esprime anche nei momenti difficili. Si può anche perdere ogni tanto ma non si deve mai mollare. Il mio obiettivo è far produrre pensieri, perchè i pensieri creano azioni, quelle azioni precedenti che ci aiuteranno domani. Grazie per il tuo commento. A presto! PEZ

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  3. Sinceramente l'inizio del nuovo anno non l'ho pensato come l'occasione di qualcosa di nuovo e gli eventi stessi mi dicono che non vale la pena sognare questo domani come migliore o peggiore... ogni giorno si apre con una serie di eventi che erano programmati e altrettanti se non di più che non erano pianificati... l'importante è stare al gioco con i migliori presupposti perchè alla fine della giornata si possa giungere con un bilancio in attivo... il programma è così già fatto! Si vive alla giornata? No, si costruisce la giornata a partire da quello che ci viene donato!

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  4. I doni sono da far fruttre e non solo per se.
    Grazie

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