Ottusità, forse :)

 

Questa considerazione, mi è balzata alla mente durante il tour di incontri che ho tenuto nelle zone dell’Emilia e Lombardia.

In auto, durante il viaggio, pensavo alle aziende che non ci sono più, aziende che in alcuni periodi erano anche blasonate.

Sarà il mercato? Sarà il costo del denaro? Sarà la concorrenza cinese? Sarà la burocrazie e il sistema tasse? Così mi ponevo domande molto ri-sapute.

Bene, a parte le probabili cause ri.sapute, ma perché altre aziende dello stesso settore con gli stessi problemi da risolvere ci sono ancora?

Perché nonostante le difficoltà ri-sapute si sono anche sviluppate?

Chi guida una organizzazione?

Chi determina le azioni da sviluppare?

La persona o le persone?

Ecco alcune persone, non hanno mai dato peso alle caratteristiche immateriali (soft skill avanzate) utili per muoversi e pensare in modo diverso.

Prendiamo, per esempio, l’ottusità.

L’ottusità porta alla resistenza. Il risultato di ottusità più resistenza porta alla mancanza di visione del futuro.

Non sei più adeguato, ti stai tagliando fuori.

L’ottusità, limita, non ti fa vedere oltre, ti rende lento. L’ottusità ti frena al nuovo che avanza in modo continuo.

L’ottusità è alleata degli alibi. L’ottusità ti porta a pensare che non sei tu il problema ma è il mondo esterno.

Davanti a nuove azioni da intraprendere, resisti. Pensi alle nuove azioni come “non necessarie, inutili”. Resisti perché non conosci e non l’ammetti quindi, preferisci la pura resistenza.

Oppure, parvenza di aver capito, copi! Hai sentito qualcosa o a visto che hanno fatto qualcosa e tu lo replichi pensando di aver capito. In realtà stai, in modo maldestro, copiando.

Quante volte capita di leggere il sommario di un libro e pensare già al contenuto del capitolo?L’ottuso è superficiale.

Chiudo con l’aforisma di un pragmatico

“Le persone vedono solo ciò che sono preparate a vedere.”

Ralph Waldo Emerson

Aggiungo “se prepariamo le persone a vedere, pensare e agire, siamo sulla buona strada”

Pez