giovedì 1 luglio 2010

Verso la meta

Dopo quasi un anno di lavoro dedicato alla presentazione del progettoverso la meta”, ecco che arrivano i primi innovatori.

Un anno è un periodo abbastanza lungo ma, quando si parla di inserimento di metodi nuovi, ci può stare.

La nostra scelta lavorativa non è mai stata orientata verso la ricerca del consenso o nell'offerta di prestazioni già conosciute o, come si dice in gergo, servizi che “tirano” in un momento preciso.

Gli svantaggi di questo tipo di scelta sono tanti, ma i vantaggi, numericamente inferiori, sono decisamente prorompenti, vantaggi nostri e per i clienti con mentalità innovativa (sempre più rari).

Un anno fa presentavamo “Verso la meta”. Le risposte, tipiche: “bella idea... si però ma... sarebbe buona se...forse questi non sono i momenti migliori... è un cambio di mentalità abbastanza evidente... questo ci richiede uno sforzo... non so se si può applicare nel mio settore... noi non siamo pronti...”

Queste resistenze, comuni a molte persone che hanno il compito di innovare, determinano una forma di ottusità e frustrazione. Vorrebbero fare qualcosa per cambiare, ma appena quel qualcosa non è circoscritto nelle loro abitudini e modelli di ragionamento, esitano. Come si fa a cambiare se uno rimane a rosolarsi nelle proprie abitudini?

Non lo so!

Abituati ad aspettare, a dare il tempo necessario alle persone perché possano arrivare ad una loro comprensione, ecco i primi innovatori.

Il progetto “Verso la meta” è nella sua fase di decollo. Un progetto mirato all'essenza, agli obiettivi che un'impresa si pone. Un progetto che attraversa la struttura organizzativa coordinando gli sforzi di tutte le persone. Un progetto semplice e proprio per questo motivo efficace. Un progetto destinato a tutte le aree organizzative. Un progetto “misurabile”. Unico elemento richiesto è: avere obiettivi! Non è così scontato!

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