giovedì 26 marzo 2009

Un granello di sabbia della comunicazione

Analizza con attenzione ciò che senti dire. Molte volte l’uomo racconta cose diverse dal suo intimo pensiero.
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5 commenti:

  1. Fiorenzo Senatore26 marzo 2009 alle ore 05:02

    le "parole" possono essere il peggior modo.... o il miglior alleato..... per la comunicazione...

    i "termini" possono lasciare molta libertà di interpretazione, per questo sono le vie per la vostra personale esperienza!!!! capire le vostre personali esperienze, è la magia della comunicazione

    di esempi...molti.... li lascio trovare a voi!!!

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  2. Il blog di Roberto Pezzin1 aprile 2009 alle ore 12:59

    Quando parliamo con qualcuno dobbiamo "ascoltare" più che "sentire"

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  3. Anonimo5 aprile 2009 alle ore 07:10

    Bravo Pezzin, sei uno dei pochi che evidenzia l’arte dell’ascolto: bisogna imparare ad ascoltare le altre persone!. Spesso gli esperti ci insegnano l’arte della comunicazione, nel senso del saper parlare: è importante sì, ma non più di quella dell’ascolto, che mon è molto conosciuta, perché tutti vogliono essere ascoltati, ma…e viene vissuta come passività, subordinazione, mancanza di personalità, di idee… Ci terrei tanto a diventare un bravo ascoltatore, ma mi devo accontentare di fare dei passettini; mi affascina, perché quando riesco ad ascoltare qualcuno vedo che parla volentieri anche di aspetti profondi e personali, esprime le sue emozioni e si sente compreso… E poi bisogna sempre imparare anche ad ascoltare se stessi! E che mi dici tu nel tuo campo?

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  4. Fiorenzo Senatore7 aprile 2009 alle ore 08:54

    Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Fiorenzo Senatore7 aprile 2009 alle ore 12:58

    Quanti modi ci sono per comunicare… come si comunica…con la voce, con la scrittura, con i segnali muti, con il corpo, con gli occhi, con i gesti…ed anche con il silenzio…tutto ciò è molto interessante poiché ci fa capire che NON si può NON comunicare.

    L’uomo in se è comunicazione. Il punto è che a volte non sa che sta comunicando, non sa “cosa” sta comunicando e spesso non sa “come” sta comunicando.

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