giovedì 14 maggio 2009

Ho incontrato Seneca

Il colloquio con questo personaggio è stato breve ma chiaro.
A lui ho chiesto cosa significa essere equilibrati. Risposta: -Il saggio non si lascia mai prendere la mano dalla buona fortuna abbattere da quella avversa!
La mia replica, volutamente pungente ma tipica, è stata: - Filosofia, tutte cose belle da dire ma nei fatti!
Seneca mi ha freddato rispondendomi così:- La filosofia insegna ad agire, non a parlare!
Dopo l'incontro mi sono rivolto domande alle quali devo dare una risposta: -Perchè mi esalto e mi deprimo? Perchè mi piacciono e condivido le massime ma, nella pratica, non agisco? Quale è il vero freno?

5 commenti:

  1. E se accettassimo le nostre ambiguità (fragilità) e ne prendessimo consapevolezza?

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  2. penso che prenderne consapevolezza sia il primo passo per una crescita interiore...sull'accettare le nostre fragilità non sono pienamente d'accordo..di primo acchito suona come un arrendersi di fronte ai propri limiti..e questo può essere il primo passo per "restare al palo"..

    scavare..scavare..e ancora scavare..arrivare alle radici..guardarle in faccia..comprenderle..per poi iniziare una sfida costruttiva..

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  3. "Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono cominciano a deriderlo, dicendo: Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro" Citazione dal Vangelo di Luca (14-28-30). Fa parte della buona amministrazione conoscere i propri limiti per trovare strade alternative per superarli. L'errore più grosso a volte, nella gente che incontro, è che non accettano di averli per cui tralasciano un elemento fondamentale gettare le basi per costruire un progetto per il proprio futuro. Nella cultura di oggi si vuole SEMPRE essere al top, peccato che per sua natura l'uomo non ne sia SEMPRE in grado.

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  4. il giudizio degli altri e soprattutto la paura di essere giudicati è un limite molto forte... un argine "difficilmente" valicabile, come il profondo letto per il fiume !!!

    nessuno, più di chi ha dovuto fermare i lavori di costruzione del suo progetto a causa di una cattiva analisi sà, che la prossima volta il suo lavoro non avrà più questo limite !!

    nel rispetto di noi stessi ,delle persone che ci circondano e della vita intorno a noi , con equilibrio ,.......avanti tutta!!!!!!

    CIAK ..... AZIONE !!! E il film si realizza!!!

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  5. Fragilità, limiti, molto spesso soggettivi; ce li imponiamo, ce li costruiamo, ce ne convinciamo, fino a quando non diventano parte di noi. A volte bisogna avere il coraggio di alzare l'asticella e provare un salto più alto; chissà mai che i primi a stupirsi non saremo proprio noi. Bisogna puntare in alto per conosce i nostri veri limiti.
    Barbara

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