Appoggiato ad una balaustra, guardo. Gli occhi seguono le ondulazioni del terreno, salgono scendono si soffermano su particolari. Si affianca silenziosa, strano, Ada. Ada è una signora molto legata al posto, ci vive tutto l’anno. Ada è il prototipo del “che bello scherzare”. Anche Lei si appoggia alla balaustra e, con sguardo d’ispezione dice: “Molti anni fa tutto quello che vedi erano prati, campi coltivati. Adesso, il bosco sta avanzando. I nostri vecchi dicevano che qui era tutto bosco e tutto bosco sarebbe ritornato.”
A quel punto mi parte l’embolo. Questo paese, incollato alla montagna è stato modellato dal duro lavoro dell’uomo. Generazioni intere dedite nel rendere vivibile un territorio verticale. Hanno costruito, coltivato e terrazzato. Hanno reso vivibile un posto selvaggio e inospitale. Nonostante tutto, i primi abitanti, prevedevano questo: Tutto era bosco e un giorno, il bosco ritornerà.
La natura diventerà ancora la padrona e sovrana perché, lentamente lavora e si rigenera.
giovedì 20 agosto 2009
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