giovedì 20 agosto 2009

Forza della natura

Appoggiato ad una balaustra, guardo. Gli occhi seguono le ondulazioni del terreno, salgono scendono si soffermano su particolari. Si affianca silenziosa, strano, Ada. Ada è una signora molto legata al posto, ci vive tutto l’anno. Ada è il prototipo del “che bello scherzare”. Anche Lei si appoggia alla balaustra e, con sguardo d’ispezione dice: “Molti anni fa tutto quello che vedi erano prati, campi coltivati. Adesso, il bosco sta avanzando. I nostri vecchi dicevano che qui era tutto bosco e tutto bosco sarebbe ritornato.”
A quel punto mi parte l’embolo. Questo paese, incollato alla montagna è stato modellato dal duro lavoro dell’uomo. Generazioni intere dedite nel rendere vivibile un territorio verticale. Hanno costruito, coltivato e terrazzato. Hanno reso vivibile un posto selvaggio e inospitale. Nonostante tutto, i primi abitanti, prevedevano questo: Tutto era bosco e un giorno, il bosco ritornerà.

La natura diventerà ancora la padrona e sovrana perché, lentamente lavora e si rigenera.

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